L’agnello di Belli

    Belli
    Il realismo del Belli contribuisce ad una notevole presenza del cibo (come in genere degli aspetti concretamente corporei della vita umana) nei suoi Sonetti. Così, in un celebre sonetto, il popolano che esalta i cantori che eseguono il Miserere dell’Allegri, fa una ironica confusione sulla parola latina magna interpretata come romanesco: quer maggna è una parola che innamora. E nel sonetto su cui ora riflettiamo, La viggjia de Natale, la devozione del popolo romano viene misurata dalla “processione” di vivande inviate in omaggio ad un Monsignore o Cardinale: il solito immaginario autore (col tipico sguardo dal basso della poesia belliana), si rivolge ad un amico, Eustachio, per invitarlo ad appostarsi, la vigilia della festa, vicino all’ingresso del palazzo di un importante ecclesiastico per osservare l’arrivo del materiale da cucinare al pranzo del giorno di Natale. La seconda e la terza strofa sono costruite sull’accumulo nominale dei cibi, a definire, come su una tavola imbandita, un menù da ghiottoni.

    Ustacchio, la viggija de Natale

    tu mmettete de guardia sur portone

    de quarche Mmonziggnore o Ccardinale,

    e vedderai entrà sta priscissione.

    Mo entra una cassetta de torrone,

    mo entra un barilozzo de caviale,

    mo er porco, mo er pollastro, mo er cappone,

    e mmo er fiasco de vino padronale.

    Poi entra er gallinaccio, poi l’abbacchio,

    l’oliva dorce, er pesce de Foijano,

    l’ojjo, er tonno, e l’inguilla de Comacchio.

    Inzomma, inzino a nnotte, a mmano a mmano,

    tu llì tt’accorgerai, padron Ustacchio,

    cuant’è ddivoto er popolo romano.

    L’arguta ed amara botta finale (sul modo della gente di Roma di dimostrare la propria religiosità) conclude con vivacità un sonetto farcito di cibi e di piatti tipici della cucina del luogo.

    Vista nel sonetto la presenza dell’abbacchio, proponiamo una ricetta semplice e gustosa:

    Agnello alla fornaia

    Ingredienti (per 6 persone)

    1500 gr. di cosciotto di agnello

    rosmarino

    80 gr. di burro, due cucchiai di olio

    sale e pepe

    Preparazione

    disossare il cosciotto

    mettere all’interno rosmarino sale e pepe

    legare con spago da cucina

    metterlo in tegame con olio e burro, spolverizzato con sale e pepe

    infornare a forno caldo e cuocere per 75 minuti a calore medio

    di Andre Maia

    Andrea Maia per la collana “Leggere è un gusto!” ha pubblicato Colazione con un centauro, Le osterie di Dublino e La contrada di Bengodi.

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