Questo è mio

    La storia

    Lo scure continua a sbattere violentemente contro il muro a causa del forte vento. Sento il tonfo netto e ritmico che mi scuote e fa sobbalzare il cuore ogni volta. Ma sono inerte a quel fastidio e non riesco ad alzarmi per fermarlo.

    Prime gocce pesanti di pioggia bagnano la finestra, appesantendo l’aria di umidità. Sembrano lacrime su quell’unico occhio che guarda all’esterno.

    Affondo il viso nel cuscino, bianco, soffice e profumato di bucato. La sua consistenza regala al mio volto una piacevole sensazione dalla quale non riesco a staccarmi. E’ troppo presto per iniziare questa giornata, o meglio, io non sono pronta.

    Morfeo non vuole slacciare le sue confortevoli braccia che circondano cullando il mio corpo.

    La mia mente non si accende, è disconnessa ma penso, immagino e rivivo.

    Riattraverso con coscienza il lungo viaggio in macchina di ieri.

    L’asfalto lucido, la sensazione di libertà tangibile sotto i polpastrelli che stringono saldamente il volante, la mente persa, l’orologio che si è volutamente fermato. Solo io sulla strada.

    Io e quella tavoletta di cioccolato, acquistata lungo la strada in quel negozietto con le tendine verdi. Mi ero fermata per un caffè bollente, ma la mia attenzione era stata catturata da una decina di tavolette di cioccolato perfettamente avvolte in carta velina argentata. Erano irresistibili, sebbene io non mangi cioccolato. La signora dietro al bancone, notando la mia curiosità verso quel dolce peccato, mi chiese se volevo concedermi un assaggio e io annuii come stregata.

    Era cioccolato puro, amaro e persistente sulla lingua. Bellissimo nel suo aspetto lucido e perfettamente liscio. Ne acquistai una tavoletta, senza sapere a chi destinare quel prezioso tesoro, quel tripudio di sensi. Semplicemente perché quella era la Mia giornata, il Mio viaggio in macchina e non volevo fosse contagiato dalle figure che riempivano la mia vita. Semplicemente per questo.

    Mentre guidavo serena notai uno spiazzo lungo il margine della strada. Accostai dolcemente, scesi dalla macchina prendendo la tavoletta di cioccolato. Mi sedetti sul cofano ammirando il panorama che si stagliava sotto di me, scartai il cioccolato e iniziai a mangiarlo a piccoli e accurati morsi.

    Semplicemente perché era la Mia tavoletta di cioccolato nella Mia giornata.

    La ricetta

    TARTE AL CIOCCOLATO E PERE CARAMELLATE

    Per la pasta sablèe: Mescolare 300 gr di farina per dolci con 1 cucchiaino di lievito; Versarla a fontana sulla spianatoia e aggiungere 150 gr di zucchero a velo, un pizzico di sale, 150 gr di burro ammorbidito e un uovo e un tuorlo. Mescolare velocemente gli ingredienti, formare una palla che andrà lasciata riposare almeno per un’ora avvolta nella pellicola trasparente.

    Per il ripieno al cioccolato: Scaldare in un pentolino sul fuoco 250 ml di panna fresca. Tritare grossolanamente 200 gr di cioccolato fondente al 70%. Versare la panna in una terrina, aggiungere il cioccolato, un uovo, e un cucchiaio di caco amaro. Mescolare finchè gli ingredienti non diventano fluidi e uniformi.

    Cuocere la pasta sablèe in bianco, nel forno a 200° per 15 minuti. versare l’impasto al cioccolato e rimettere in cottura per altri 5 minuti abbondanti.

    Per le pere caramellate: In una padella antiaderente far sciogliere 8 cucchiai di zucchero di canna. Quando sarà diventato di un bel colore biondo, versarvi, stando attenti agli schizzi, due pere sbucciate e tagliate a tocchetti.Proseguire la cottura finchè la frutta sia interamente coperta di caramello. Versare immediatamente sulla tarte.

    testo e foto di Elga Cappellari

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