Editoria e AI: parte la collaborazione tra Il Leone Verde Edizioni e Zulla

    È partita la collaborazione ufficiale tra la nostra storica casa editrice, Il Leone Verde Edizioni, e Zulla, società software specializzata in Intelligenza Artificiale. Da qualche tempo la nostra titolare, Anita Molino, ha iniziato a incuriosire il pubblico LinkedIn su alcuni aspetti rivoluzionari dell’Intelligenza Artificiale (AI) che possono rivoluzionare un settore tradizionale come quello dell’editoria.

    Due mondi tecnologicamente distanti 

    Editoria e intelligenza artificiale sembrano due mondi apparentemente distanti, eppure grazie al confronto tra il CEO di Zulla, Mario Petruccelli, e il CEO Il Leone Verde Edizioni, Anita Molino, sembrano poter comunicare.
    Dalla voglia di innovazione della nostra casa editrice, storica a Torino, è nato un contatto tra due mondi tecnologicamente distanti ma che hanno in comune un obiettivo: abbattere i costi di produzione dei contenuti senza rinunciare alla qualitàZulla e Il Leone Verde hanno deciso di collaborare per risolvere un problema che affligge tutti gli editori, dai più piccoli ai più grandi. Verrà utilizzata la tecnologia generativa di Zulla e la competenza di un editore esistente da 25 anni per creare uno strumento in grado di generare contenuti di altissima qualità, ovvero, a prova di editore!

    Lo scenario di riferimento

    Mario Petruccelli intervistato afferma: «L’IA sta rivoluzionando già molti mercati e in Italia, quello dell’editoria, si sta muovendo molto lentamente verso l’innovazione. Siamo fermamente convinti che tutto questo darà una svolta importante a un mercato con enormi potenzialità e con margini sempre più ridotti. Si avranno benefici in termini di fatturato, margine e impatto ambientale».
    È presto per svelare i dettagli del progetto, ma nel breve termine Zulla realizzerà uno strumento in grado di generare contenuti specialistici e settoriali, ottimizzati per la SEO, che utilizzino un certo tono di voce e uno stile di scrittura ben preciso. Questo strumento sarà prova di quello che si può realizzare con un corpus di documenti, che un editore ha sempre, e con l’IA di Zulla a supporto.
    Ma da dove nasce questa collaborazione?
    Lo spiega Anita Molino nell’intervista con queste parole: «Ho incontrato Zulla grazie a “IA spiegata semplice”. Ho visto il loro programma e ho capito subito quanto poteva essere utile per preparare i contenuti. Poiché ho anni di contenuti (25 anni di articoli, 385 libri editati), il loro programma mi permette di estrarne il meglio e di ottimizzarlo per fare nuovi articoli per il blog “Il bambino naturale” e  per la collana “Leggere è un gusto”.

    I vantaggi dell’applicazione dell’IA all’editoria

    La capacità di generare contenuti ottimizzati anche per la SEO fa risparmiare un sacco di tempo e consente anche di produrre molti più articoli, facilitando il lavoro dei redattori.
    Anita Molino ha dichiarato: «Credo che sia una grande opportunità non solo per me, ma anche per i miei colleghi, qualunque sia il loro campo di azione. Far fruire i nostri lettori in tutto il mondo ci consente di avere una visibilità senza pari».
    I contenuti, grazie alla ricchezza dei dati a disposizione, avranno degli sviluppi incredibili: lo stiamo già vedendo per le immagini. Ma sono tantissimi gli interrogativi correlati a questo sviluppo. In particolare Anita riporta: «Nel contenuto, anche creativo, che cosa ci impedirà di generare testi completamente nuovi su qualunque argomento? Chi ci impedirà di scrivere nello stile di Pirandello? Quale sarà il ruolo dello scrittore con questa tecnologia o soprattutto come si riconoscerà la differenza con un umano?».

    Il futuro o la fine dell’editoria?

    L’innovazione spaventa. Ha spaventato tantissimi settori che ne sono stati letteralmente sommersi vedasi ad esempio il commercio al dettaglio. Nessuno al giorno d’oggi pensa che sia possibile avere un’attività soltanto locale, ma tutti si aprono al web perché è lì che si gioca la partita.
    Per non farci travolgere dall’innovazione tecnologica che inevitabilmente toccherà tutti i settori ebbene prepararsi. Come? Sicuramente non restandone spaventati! Spesso la paura blocca i processi di cambiamento e tante persone affermano che sarà la fine della creatività.
    Da questo punto di vista Anita è ottimista e dichiara: «Quello che noi abbiamo in mente con Zulla ci stupirà sicuramente ma sarà sempre merito della creatività umana: ci consentirà però di essere più veloci e di non fare errori. Quello che normalmente faccio per me io lo vedo declinato anche per i miei colleghi. Avendo un gruppo di editori che si chiama Forum Editoria, loro saranno certo i primi a sperimentare. Bisogna essere coraggiosi e cogliere il meglio di quello che l’Intelligenza Artificiale ci può dare. Il campo dell’editoria sarà scosso da uno tsunami, solo chi saprà cogliere queste grandi opportunità potrà resistere al mercato, io sono entusiasta di questa collaborazione!».

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