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Mirella Dalmasso –
Consiglio questo libro perchè insegna a rispettare i bambini, come esseri indifesi e bisognosi di affetto. ci porta a riflettere sul fatto che quelli che vengono etichettati come “capricci”, non lo sono affatto, sono semplicemente il sistema dei bambini di richiedere affetto e attenzione.
Simona –
Libro intenso, pieno di verità approfondite che non si erano lette in altri libri.
Da madre di due bambine, ringrazio l’autore di questo libro per il suo interesse verso questo argomento così delicato ma che ha saputo spiegare in modo chiaro.
Complimenti ancora per il suo operato.
Elena Menegazzo –
Ho molto apprezzato la lettura di questo libro. È tanto scorrevole la lettura, quanto intrisa di concetti fondamentali per la vera comprensione dell’infanzia. Se devo essere sincera, la prima parte del libro mi ha quasi shockata. Conoscevo vagamente alcuni pensieri freudiani sull’infanzia, ma non pensavo fosse così cruda e adulto centrica. Tanto comunque mi ha quasi fatto soffrire la prima parte del testo, quanto mi ha sollevata la lettura della seconda parte, che lascia un gradevole sollievo e dona energia positiva al lettore. Lo consiglio al genitore perché lo considero un’informazione dolce che quasi coccola. Lo consiglio soprattutto però ad educatori e avvocati per aprire gli occhi sulle straordinarie caratteristiche dell’infanzia e debellare le false definizioni che si sono incancrenite nell’opinione comune.
Cristiana –
Semplice, illuminante…come scoprire di aver girato il mondo per capire che casa è dove sei…..che tuo figlio è come lo senti dentro e lo vivi e non come ti dicono che sia (capriccioso, sfidante, viziato….)…..E’ semplicemente tuo figlio, quello che tu vuoi amare con tutto te stesso e che solo una pedagogia nera ti ha portato ad allontanare con la minaccia di una crescita distorta….Finalmente si può andare oltre e recuperare il nostro istinto guida.
Grazie dott. Costantini
Paolo –
Che dire… A mio avviso un libro eccezionale. Credo rappresenti davvero un riferimento importante all’interno del discorso sull’infanzia. Un libro necessario, coraggioso, vero, che dovrebbero leggere tutti i genitori e tutti coloro che come me lavorano con bambini e minori.
Se conoscete e apprezzate Alice Miller, beh, questo libro segue fortissimamente quel pensiero.
Marymar –
Interessantissimo e ben scritto per una comprensione facile! Utile anche ai genitori che pensano ancora di educare i figli con una vecchia pedagogia
Andrea Ceci –
Bellissimo, potente, coraggioso. Dalla parte dei bambini e del bambino che siamo stati.
Carla Sale Musio –
Leggere questo libro è stato illuminante, interessante e stimolante. L’autore spiega con semplicità e con chiarezza le trappole di un’educazione violenta e crudele con i bambini e mette in evidenza come i pregiudizi e i luoghi comuni finiscano per perpetuare una pedagogia nera, irrispettosa dell’infanzia e orientata soltanto a perpetuare il mondo di violenza nel quale, purtroppo, viviamo attualmente. Soltanto dall’ascolto e dalla comprensione dei vissuti infantili diventa possibile costruire una società migliore.
Chiara DG –
Un libro importante che aiuta a smontare le sovrastrutture costruire attorno all’ormai superata psicanalisi freudiana ma che purtroppo sono determinanti ancora oggi per la comprensione del mondo infantile; di facile comprensione e lettura, consigliatissimo!
Marco Piccoli –
Da neofita della materia l’ho trovata una lettura godibile, piana, molto lineare e interessante, che riesce a coniugare divulgazione e critica, con un stile serenamente umano che non rinuncia a una giusta dose di indagine scientifica.
I contenuti sono molto audaci e, pur non arrivando a una completa e inconfutabile decostruzione di Freud, ne mina seriamente le fondamenta, riportando un mostro sacro” del pensiero umano sul terreno piú congeniale alla ricerca scientifica autentica: quello del dubbio.
Giovanna Frezza –
Molto interessante e ben scritto. L’autore è stato minuzioso nell’analisi dei testi del famigerato psicanalista. Un’ottica nuova e soprattuto pro diritti dei bambini!
Margherita Scanu –
Forse la parte su Freud un po’ troppo lunga rispetto a quella dedicata alla pedagogia bianca. A volte ripetitivo nello spiegare i danni fatti da Freud. In generale un libro interessante che conferma quanto inutile sia la rigidità e quanto invece sia importante seguire il proprio cuore e amare e rispettare incondizionatamente i nostri bambini per farne degli adulti meravigliosi ed equilibrati.
Domenico –
Una lettura rassicurante per chi cerca conforto e sicurezza nell’applicazione di un metodo educativo più empatico, amorevole e affettuoso
Stefania Borghi –
Il libro l’ho acquistato alla Fiera del Bambino Naturale di Pisa dopo aver ascoltato le parole dell’autore stesso proprio in merito all’infanzia. L’ho letto in due giorni e non ha assolutamente deluso le mie aspettative. E’ molto interessante ed istruttivo, specialmente per chi come me sta facendo la mamma a tempo pieno e desidera accudire il proprio cucciolo seguendo il proprio cuore e andando contro ai tanti pregiudizi che si incontrano nei confronti di chi porta i bimbi, di chi dorme coi bimbi e di chi allatta anche dopo i 6 mesi. Interessantissima poi la prima parte riguardante Freud! Mi si e’ aperta, perfortuna, una nuova visione del mondo!
Rossella –
Io sono fermamente convinta di ciò che il libro dice: Freud era un perverso e ha fatto molti danni; esiste una pedagogia nera che ancora sta facendo i suoi danni; il bambino è un essere puro che merita protezione e rispetto, da venerare.
Ma la mia generazione spesso si trova in difficoltà a fare il genitore, pur avendo assimilato quello che dice anche questo libro. …perché siamo stati educati e cresciuti coi dettami della pedagogia nera.
Per questo forse leggiamo tanti libri, perché quello che inconsciamente sappiamo essere vero risulta in conflitto con le modalità genitoriali ricevute. Da questo nasce la nostra (o mia???) insicurezza, che aumenta esponenzialmente quando siamo (sono!!!) stanca… E forse è per questo che ho comprato questo libro, per avere la conferma di essere sulla strada giusta.
Ed invece in alcuni tratti è scritto in modo secondo me non troppo discorsivo, a volte pesante. I contenuti ci sono, la forma un po’ meno. Peccato.
Chiara –
leggendo questo libro sono rimasta agghiacciata, ora mi spiego molti dei modi con cui si trattano i bambini!
una cosa però non ho ben capito, come mai Freud ha avuto negli anni, e continua ad avere, tutto questo seguito? perchè si è creduto alle sue teorie anche se ora sappiamo che non hanno validità scientifica?
mi ha colpito anche un passaggio, quando si parla dell’infanzia di Freud e si dice che ha 2 anni bagnava ancora il letto, è un errore? oppure l’autore considera veramente un problema che un bimbo di 2 anni bagni il letto?
Chiara